Lombardia
La Lombardia, anche grazie alla sua estensione notevole, vanta diverse zone a denominazione DOC e DOCG, dove si producono vini anche molto diversi tra loro. La varietà dei territori si riflette appunto in quella dei vini, che vanno dai rossi molto strutturati, ai bianchi adatti ad accompagnare piatti di pesce, come il Lugana, fino agli spumanti a metodo classico, basti pensare ai Franciacorta.
Trentino
In Trentino, i vigneti costituiscono una parte essenziale del paesaggio, dai campi più pianeggianti e solivi delle sponde del Lago di Garda ai muretti a secco testimoni di un’agricoltura eroica, come in Valle di Cembra. La paziente fatica dei viticoltori e la diversità dei microclimi interni al nostro territorio, sono gli elementi di un’equazione che ha saputo produrre vini unici e bottiglie prestigiose. Tra queste spiccano lo Chardonnay, il Gewurztraminer, il Lagrein e il Pinot Nero.
Piemonte
Più del 90% della produzione vitivinicola piemontese avviene nelle zone collinari, ed i vitigni più coltivati, come tutti sanno, sono quelli a bacca rossa. Per chi non lo sapesse, in Piemonte si contano 16 DOCG e ben 42 DOC: insomma, per gli amanti del vino in generale, e dei vini piemontesi in particolare, ce n’è davvero per tutti i gusti! Consigliamo sicuramente il prestigioso Barolo, i più conosciuti Barbera e Nebbiolo e per gli amanti dei dolci il Moscato.
Friuli
10 DOC, 4 DOCG, un livello qualitativo altissimo, con questi numeri si presenta il Friuli Venezia Giulia, regione celebre e apprezzata per i suoi grandi vini bianchi, ma capace di produrre anche rossi di indiscussa qualità. Sicuramente da provare il Tocai, il Pinot Grigio, il Cabernet Sauvignon e il Refosco dal Peduncolo Rosso.
Liguria
Il lustro dei vini liguri si deve alle particolari caratteristiche orografiche del territorio, un tutt’uno di strette vallate, ripide colline e montagne spioventi sul mare che rendono difficoltosa la coltivazione della vite e di qualsiasi altra piantagione. Produrre vini in Liguria presuppone dunque una grande passione e tanto spirito di sacrificio ben ripagato, per fortuna, da vini di eccellente qualità. Una nota di merito va sicuramente ad Abissi per la particolare conservazione a 60 metri sott’acqua.
Veneto
I vini veneti hanno una storia lunga migliaia di anni, che passa dall’Antica Roma, dal Medioevo e dalla Serenissima fino a giungere ai giorni nostri. Si tratta della regione con la più ampia produzione e area vinicola in Italia: stiamo parlando di circa 75.000 ettari di superficie vitata. Per questo motivo scegliere delle bottiglie in rappresentanza di questo territorio è molto difficile. Non si può però non citare l’Amarone della Valpolicella, il Soave e il Prosecco.
Marche
Il paesaggio marchigiano, compreso nella fascia tra l’Appennino e il mare, è caratterizzato da territori particolarmente vocati alla coltivazione della vite. Le condizioni pedoclimatiche di questa regione, unite alle moderne tecnologie di vinificazione consentono la produzione di vini di elevata qualità. Esempi perfetti sono il Verdicchio dei Castelli di Jesi, la Lacrima di Morro d’Alba e l’Offida Pecorino.
Toscana
Il nostro Paese viene costantemente dipinto, citato, raccontato, recitato e preso come esempio di eccellenza vinicola in ogni ambito. In particolare i vini della Toscana, sono diventati il simbolo di un’Italia che fa malcelato vanto della qualità della propria terra, che sfoggia senza pudore le rotondità delle sue colline coperte dagli iconici filari delle vigne intervallati dagli ulivi. C’è solo l’imbarazzo della scelta: Chianti, Morellino di Scansano, Rosso di Montalcino e il Bolgheri.
Molise
Il Molise, a torto considerato come zona vitivinicola “minore”, sta vivendo una vera rinascita. Con poco più di 7 mila ettari coltivati a vite, questa regione ha cominciato a proporsi nei mercati vinicoli nazionali e internazionali riuscendo a combinare tradizione e tecnologia per dar vita a prodotti autentici e unici. Oltre alla conosciuta Falanghina sono sicuramente da assaggiare i vini dei vitigni autoctoni come la Tintilia.
Campania
La Campania si distingue per una tradizione vitivinicola antichissima, tanto che il vino campano era già famoso ai tempi dell’antica Roma: particolarmente celebre era il Falerno, oggi rilanciato in versione moderna, vinificato in bianco a base Falanghina e in rosso a base Aglianico, da alcuni produttori locali.
Sardegna
I vini sardi sono uno dei motivi per cui l’isola è così conosciuta. Non è difficile capire il perché: le caratteristiche del territorio, il clima e le particolarità delle uve cresciute sotto il sole e il vento sardo fanno del vino prodotto in questa terra un vero tesoro. Ogni zona dà vita a un prodotto con caratteristiche tutte sue, in base ai metodi e i luoghi di coltivazione delle uve. Indimenticabili sono il Vermentino e il Cannonau.
Sicilia
La storia recente dei vini siciliani famosi non è dissimile da quella di altre regioni: prodotti a lungo ritenuti di seconda categoria, utilizzati come vini da taglio, sono stati più volte sul baratro dell’estinzione per cause per lo più naturali. Ma grazie all’impegno dei viticoltori e al desiderio di rispondere alle domande di un mercato in evoluzione, questi brutti anatroccoli si sono trasformati in splendidi cigni che oggi sono il vanto del panorama vinicolo siciliano. Tra questi magnifici esemplari spiccano il Nero d’Avola, il Carricante e il Nerello Mascalese.